1932. L'innalzamento dell'obelisco di Mussolini al Foro Italico. Il monolito risulta alto 17,5 metri e pesa 350 tonnellate (da "Casabella", gennaio 1933)

1932

La Casa d’Arte Bragaglia dalle “grotte” in via degli Avignonesi, si sposta in una galleria situata sullo scalone di Piazza Mignanelli, proseguendo l’attività per una ventina d’anni e ospitando circa duecento mostre.

7 GENNAIO Al Museo di Roma mostra di Roma nell’Ottocento.

7 MARZO Terza Mostra del Sindacato fascista belle arti del Lazio. Nella giuria di accettazione figurano Antonio Barrera, Antonio Donghi e Ercole Drei. Le sale più interessanti sono la IV (7 Capogrossi, 11 Pirandello 9 Mafai nel pieno della sua stagione tonale), la VI (40 paesaggi di Amedeo Bocchi, tra Roma e la compagna), la XV (una personale di Francesco Di Cocco), la XXII (gruppi di opere di Socrate e Francalancia).

APRILE L’attività della Galleria di Roma prosegue con la mostra dei giovani  Corrado Cagli e Adriana Pincherle. Da notare una mostra dei lombardi Lilloni, Bogliardi, De Amicis, Ghiringhelli, Del Bon. Il programma della galleria è appoggiato agli inizi dalla rivistina “Belvedere”: tra l’altro comprende le firme di Libero de Libero, Carlo Carrà, Luigi Bartolini, Ardengo Soffici, Giuseppe Pagano, Waldemar George, Ezra Pound. Le mostre continuano fino al 1933 quando Bardi interrompe l’attività perché più interessato alle vicende dell’architettura e alla battaglia per il razionalismo. Bardi raccoglie nel volume 15 giorni a Parigi tra i fuoriusciti gli articoli scritti nel settembre 1931, quando era Corrispondente estero per “L’Ambrosiano” di Milano. L’anno seguente appare Un fascista al paese dei Soviet, che racconta il suo viaggio in Russia per conto dei giornali “L’Ambrosiano” di Milano e “Il Lavoro Fascista” di Roma, visto, dichiara Bardi “da una posizione che a tutti non è dato di godere, come costruttore e come Italiano”.

APRILE Alla Galleria Nazionale a Valle Giulia si inaugura una Mostra d’Arte Antica, comprendente oggetti di interesse storico e architettonico entrati nelle collezioni pubbliche nei dieci anni precedenti.

MAGGIO Alla Biennale di Venezia si segnala la presenza di alcuni “romani”, Mario Mafai (con una Natura morta), Francesco Trombadori (un gruppo di sette opere) Antonio Donghi (otto opere), Francesco Di Cocco (Riposo e La vita serena).

12 GIUGNO Su “l’Italia Letteraria” appare una recensione di Alberto Francini dal titolo Il “gruppo” di Roma alla XVIII Biennale di Venezia. I suoi tratti vanno indicati nella varietà di intonazioni regionali e “la speciale natura di certe manifestazioni che passarono come surrealistiche o che si dissero genericamente cerebrali”.

11 SETTEMBRE Inaugurazione del Monumento al Bersagliere nel piazzale di Porta Pia, opera di Publio Morbiducci.

29 OTTOBRE A Palazzo delle Esposizioni, reso irriconoscibile da una facciata provvisoria viene inaugurata la Mostra del decennale della Rivoluzione Fascista. Rimarrà aperta fino al 1934. Nel Foro Mussolini viene innalzato il monolito di marmo dell’obelisco onorario, opera di Costantino Costantini. E’ un po’ il simbolo del grande fervore costruttivo (e demolitorio) che anima Roma in questo periodo. Nei progetti architettonici l’eclettismo di Brasini che in questo periodo inizia a costruire il “Castellaccio”, contrasta con le spinte innovative dei razionalisti come Mario Ridolfi, Adalberto Libera, Luigi Moretti. La posizione intermedia, e a volte mediocre, di Marcello Piacentini finisce per trionfare, dando il la a molti dei programmi urbanistici di questo periodo: dalla sistemazione dei Fori Imperiali, alla Città Universitaria, alla sistemazione dell’Augusteo, alla demolizione dei Borghi.

4 NOVEMBRE Inaugurazione del Foro Mussolini.

6 NOVEMBRE Con una personale di Marino Marini e un discorso di Bontempelli si inaugura la galleria di Dario Sabatello in via del Babuino l’unica insieme alla Galleria di Roma a puntare in questo periodo su tendenze avanzate.

23 NOVEMBRE Inaugurazione della nuova sede della scuola di Architettura a Valle Giulia.

29 NOVEMBRE Termine dei lavori del palazzo del Ministero delle Corporazioni. Nel salone d’onore i Sette Arazzi delle corporazioni di Ferrazzi.

18 DICEMBRE Inaugurazione di Littoria diventerà capoluogo di provincia nel 1934.

DICEMBRE Alla Galleria di Roma espongono CagliCapogrossiCavalli.
Alla Galleria Sabatello, mostra personale di Antonio Donghi, con una quarantina di opere.

DICEMBRE A Piazza Adriana si tiene la Mostra dell’Edilizia, che vede anche la partecipazione di pittori e decoratori. Tra gli altri si segnala Corrado Cagli con una stanza dipinta in vernice “decoral” su soggetti della storia romana. Libero de Libero, con la mediazione di Ungaretti pubblica la prima raccolta di poesie, SolstizioCorrado Cagli esegue un progetto per la copertina.

Al cinema si può vedere Vittorio De Sica in Gli uomini, che mascalzoni! di Mario Camerini.

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