Nome dell'autore: Giulia

Mario Mafai, Caricatura di Libero de Libero e Leonardo Sinisgalli, 1932

LEONARDO SINISGALLI

Montemurro (Potenza) 1908 – Roma 1981 Il padre emigra in America poco dopo la sua nascita. Giovane brillante e versato negli studi scientifici, Leonardo Sinisgalli nel 1925 si trasferisce a Roma dove studia ingegneria e matematica, e matura intanto la sua vocazione alla poesia. Il suo primo volume di versi, Cuore, compare nel 1927, e dal […]

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Pericle Fazzini, Ritratto di Dario Sabatello, 1938, china su carta. Collezione privata.

DARIO SABATELLO

Roma 1911 – 1992 A ventun anni, con alle spalle una breve carriera di critico d’arte per “Il Tevere”, apre una galleria al numero 61 di via del Babbuino. Lo appoggiano nell’impresa l’amico Corrado Cagli e Massimo Bontempelli.L’attività della galleria, tra il ’32 e il ’34, non segue un programma ben definito: “La vita — ricorda Sabatello —

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MARCELLO PIACENTINI

Roma 1881 – 1960 Nel 1907 vince il concorso per la sistemazione del centro di Bergamo, con un progetto di impronta eclettica che verrà attuato nel 1927. Nel 1910 realizza il padiglione italiano all’Esposizione Mondiale di Bruxelles. Tra il 1915 e il 1917 il Cinema Corso di Roma rivela il suo interesse per il modernismo

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Fausto Pirandello, Ritratto di Luigi Pirandello, cm.76,5x62, olio su tavola. Collezione privata.

LUIGI PIRANDELLO

Agrigento 1867 – Roma 1936 L’attività romana di Pirandello inizia nel 1921 con le clamorose rappresentazioni di Sei personaggi in cerca d’autore. Nel 1924 fonda la “Società del Teatro d’Arte di Roma”, che dirige fino al 1934, con una compagnia nella quale spicca l’attrice Marta Abba.Nel 1929 è Accademico d’Italia, nel 1934 vince il Nobel per la

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Alberto Ziveri, Ritratto della Signora Natale, 1938, cm. 180x120, olio su tela. Roma, collezione privata.

LUISA E GIUSEPPE NATALE

Saviano (Napoli) 1891 – Roma 1976; Adelfia (Bari) 1894 – Roma 1952 L’ingegner Natale e la moglie, iniziano a formare la loro collezione intorno al 1918, ma è soprattutto alla fine degli anni Trenta e nel decennio successivo che entrano le opere più interessanti, tutte acquistate direttamente presso lo studio degli artisti. Tra i pittori

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Orfeo Tamburi, Ritratto di Goffredo Petrassi, 1942, cm. 40x30, olio su tela. Roma, Collezione Petrassi.

GOFFREDO PETRASSI

Zagarolo 1904 – Roma 2003 Diplomato in composizione e organo, vince già nel 1933 il primo premio alla Rassegna di musica contemporanea del Sindacato nazionale musicisti. Partita per orchestra verrà subito eseguita da Alfredo Casella, Ansermet, Molinari. Professore al Conservatorio romano dal 1939, si interessa alla musica del Cinquecento e Seicento, oltre che alle innovazioni da Stravinskij

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CORRADO PAVOLINI

Firenze 1898 – Cortona 1980 Nel 1919 fonda con Primo Conti la rivista “Il Centone” e nel 1923 pubblica Poesie, in cui il modernismo dell’ispirazione non riesce tuttavia a prescindere dalle forme tradizionali, così come accadrà nelle successive raccolte poetiche. Della sua attività di saggista, ricordiamo F T. Marinetti (1924), e soprattutto Cubismo, futurismo, espressionismo (1927). Nel 1934 gli

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Si riconoscono, da sinistra, Mirko, Corrado Cagli, Sibilla Aleramo, Anna Laetitia Pecci Blunt, Alberto Moravia, Giuseppe Ungaretti, un’amica, Libero de Libero.

ANNA LAETITIA PECCI BLUNT

Roma 1885 – Marlia (Lucca) 1971 Il padre, Camillo Pecci, capo della Guardia Nobile pontificia, è nipote di Leone XIII, la madre è una nobildonna spagnola. Dopo la guerra frequenta a Parigi gli ambienti intellettuali, è amica di Georges Braque e Jean Cocteau. Nel 1919 sposa Cecil Blunt, banchiere newyorkese proprietario per via paterna di

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Carlo Levi, Ritratto di Alberto Moravia, 1932. Olio su cartone telato, cm 61 x 50, Fondazione Levi, Roma.

ALBERTO MORAVIA (Alberto Pincherle)

Roma 1907 – Roma 1990 Nasce in una famiglia romana ebraica benestante. La sorella è la pittrice Adriana Pincherle. Tra il 1916 e il 1925 deve lottare con una grave forma di tubercolosi ossea, e compie pertanto studi irregolari, nutrendosi tuttavia di vastissime letture. Dopo un’ultima degenza in sanatorio, tra il 1925 e il ’28 scrive Gli indifferenti, dapprima

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Quirino Ruggeri, Ritratto di Roberto Longhi, pietra, ubicazione ignota.

ROBERTO LONGHI

Alba (Cuneo) 1890 – Firenze 1970 Si laurea nel 1911 a Torino con Pietro Toesca (discute una tesi su Caravaggio). Completa gli studi a Roma sotto la guida di Lionello Venturi (ricerche su Piero della Francesca e lo sviluppo della pittura veneziana). Collabora a “L’Arte” di Venturi con saggi e recensioni, mentre su “La Voce”

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