Nome dell'autore: Giulia

RENZO VESPIGNANI

Roma 1924 – Roma 2001 Incomincia a dipingere e a dedicarsi all’incisione durante i difficili anni dell’occupazione tedesca di Roma, quando è nascosto presso Lino Bianchi Barriviera. Altri “maestri” sono  Alberto Ziveri e Luigi Bartolini. Inizia a esporre nel 1945. Mentre collabora come disegnatore a numerose riviste politico-letterarie “Domenica”, “Folla”, “Mercurio”, “La Fiera letteraria” con un taglio […]

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IL TEVERE

Negli anni tra le due guerre la capitale ha un rapporto molto stretto con il “suo” fiume, nonostante la sistemazione degli argini avesse già creato una barriera artificiale. Il paesaggio tiberino rimane comunque uno dei luoghi prediletti dai pittori, dai puristi Trombadori, Francalancia, Donghi, agli espressionisti Ferrazzi, Scipione, Mafai, ai tonalisti Capogrossi. Delle vedute particolarmente luminose sono quelle dipinte

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Francesco Di Cocco, Autoritratto in paesaggio mentre dipinge, 1930 Olio su tavola, cm. 70 x 55

FRANCESCO DI COCCO

Roma 1900 – Roma 1989 Francesco Di Cocco, nato a Roma l’1 luglio 1900, da genitori fiorentini trasferitisi da qualche anno nella capitale, vi si forma, dopo l’impegno militare nel 1918 in Albania iniziando un’attività pittorica attento soprattutto al dinamismo futurista di Balla. Frequenta in particolare Leonardo Castellani, allora a Roma scultore. Fra 1922 e

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Giorgio De Chirico, "Autoritratto", tempera su tela, 1923.

GIORGIO DE CHIRICO

Volos (Tessaglia) 1888 – Roma 1978 Nasce in Grecia da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere responsabile di una compagnia ferroviaria, l’infanzia e la giovinezza trascorsero tra continui spostamenti. Nel 1899 la famiglia si stabilì ad Atene, dove de Chirico iniziò lo studio del disegno,

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Deiva De Angelis, Autoritratto con sigaretta, 1921

DEIVA DE ANGELIS

Gubbio 1885 – Roma 1925 Rappresenta un caso particolare nella storia della pittura italiana di questo secolo per il valore assoluto delle opere da lei lasciate, per l’esiguo numero di dipinti e disegni conosciuti, per le scarse notizie biografiche, per l’avara bibliografia, per le vicende della sua vita, trascorsa in modo originale e doloroso e

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Leonetta Pieraccini Cecchi, Ballerina, 1934, olio su tela.

LEONETTA CECCHI PIERACCINI

Poggibonsi 1882 – Roma 1977 Nel 1902 si iscrisse all’Accademia di belle arti di Firenze. Allieva, come poi avrebbe sempre ricordato, di Giovanni Fattori per la pittura e di Augusto Bruchi per l’ornato, nel corso dei primi due anni ottenne in premio quattro medaglie d’argento. Nel 1904 conseguì il diploma accademico per l‘abilitazione all’insegnamento di

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GIUSEPPE CAPOGROSSI

Roma 1900 – 1972 Laureato in Giurisprudenza, si è sempre dedicato alla pittura.Nel 1923 frequenta la Libera scuola di nudo di Felice Carena, in quel tempo tra le più accreditate di Roma.Tra il 1927 e il 1933 compie ripetuti soggiorni a Parigi dove elabora una pittura figurativa e tonale che si ricollega a fonti classiche

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Corrado Cagli, Autoritratto, 1932, olio su tavola, 76 x 50 cm. Roma, collezione privata.

CORRADO CAGLI

Ancona 1910 – Roma 1976 Corrado Cagli nasce ad Ancona il 23 febbraio 1910 da Alfredo e Ada Della Pergola. Cinque anni più tardi, si trasferisce insieme con la famiglia a Roma ove compie studi classici e frequenta l’Accademia di Belle Arti. Già nel 1925-1926, Cagli illustra le copertine e alcune pagine interne de “La Croce Rossa Italiana Giovanile”, rivista per le

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Mario Broglio, Autoritratto, 1934

MARIO BROGLIO

Piacenza 1891 – S. Michele di Moriano (Lucca) 1948 Abbandonati gli studi classici, s’iscrisse all’Accademia di Belle Arti dove strinse amicizia con Amerigo Bartoli, Efisio Oppo ed Esodo Pratelli.Frequenta contemporaneamente il gruppo della “terza saletta” e gli “amici del caffè” legandosi a letterati come Baldini e Onofri. Verso il 1914 conobbe a Roma la pittrice

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Edita Broglio, Autoritratto, 1925, cm. 22,6x26,3, matita su carta. Collezione privata.

EDITA BROGLIO

Smiltene (Russia) 1886 – Roma 1977 Proviene da una nobile famiglia baltica (il padre Walter era un proprietario terriero, discendente dai Cavalieri dell’Ordine Teutonico, la madre Blanchine Sivers apparteneva ad una famiglia di commercianti francesi insediatasi a Riga), nasce a Smiltene nella Lettonia orientale che allora si chiamava Livonia e insieme alla Curlandia (Lettonia occidentale)

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