ORFEO TAMBURI

Jesi (Ancona) 1910 – Parigi 1994

Si trasferisce a Roma in giovane età, frequentando l’Accademia di Belle Arti e iniziando a collaborare alle più importanti riviste letterarie e artistiche. Espone alla III Sindacale Laziale 1932 e alla I Mostra Nazionale del Sindacato degli artisti Firenze nel 1933. Nel 1934, presentato da Alfredo Mezio, espone al Bragaglia Fuori Commercio e nel 1935 alla II Quadriennale di Roma. Dopo un soggiorno a Parigi ’35 è nuovamente a Roma. Nel 1936 esegue nel Palazzo dell’Anagrafe un affresco dal titolo Carnevale romano. Nel 1939 è presente alla III Quadriennale e alla seconda mostra milanese di Corrente, dove espone con il gruppo romano. Insieme a Guttuso, Guzzi, Montanarini, ZiveriFazzini, espone nel gennaio 1940 alla Galleria di Roma in una mostra significativa del nuovo clima “realista”. Lo stesso anno viene incaricato di realizzare sei pannelli per l’atrio dell’E42 e rimarranno allo stato di bozzetto. E’ presente alla Biennale di Venezia e nel 1941 ha una personale alla Galleria Barbaroux di Milano. Gino Severini gli dedica una piccola monografia. Nei suoi anni romani, Tamburi si dedica soprattutto al paesaggio e il suo contributo maggiore si esplica nella fresca vena disegnativa.
Nel 1944 pubblica il volume di disegni Piccola Roma, con una poesia di Ungaretti, e illustra anche le Passeggiate romane di Stendhal. Nel 1947 si reca a Parigi, che dal quel momento diventa la sua città.

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