Piano di Sorrento (Napoli) 1892 – 1976
Capitano di lungo corso, si laurea in ingegneria navale nel 1913. Dal 1914 insegna matematica presso l’Istituto Nautico di Livorno. Negli anni Venti copre importanti incarichi nell’industria cantieristica. Dal 1927, lasciato l’insegnamento, esercita la libera professione vivendo prevalentemente a Genova.
Inizia a formare la sua collezione intorno al 1928, acquistando Fattori e Signorini. Nel 1931, dopo la visita alla Prima Quadriennale inizia ad interessarsi alle ricerche contemporanee. Cede la sua collezione ottocentesca, acquistando, nel tempo, 47 Sironi, 52 De Pisis, 17 Carrà, 17 Morandi, 14 Campigli, tra i quali si trovano alcuni capolavori degli anni Dieci e Venti. Nel 1938 acquista uno dei cinque Modigliani provenienti dalla Collezione Gualino, sfidando il clima politico e culturale ostile all’arte “giudaica” (nessuna istituzione pubblica tenta di aggiudicarsi le altre opere). Negli anni Trenta, Della Ragione instaura rapporti con varie gallerie: la galleria milanese di Vittorio Emanuele Barbaroux, la Galleria Rotta di Genova, la Galleria della Spiga. Il suo rapporto con gli artisti si fa via via più stretto tra il 1940 e il 1943 è il principale sostenitore dell’attività di “Corrente” (vende anche una parte della collezione per reperire fondi) aiuta materialmente vari artisti nei momenti di maggiori difficoltà economiche e personali: ad esempio al volgere degli anni Trenta ospita tutta la famiglia Mafai presso la sua casa di Quarto Genovese (Antonietta rischiava l’espulsione dal paese per via delle leggi razziali).
Gli artisti romani occupano un posto di primo piano nella sua collezione, oltre a Scipione, che contribuisce a far conoscere con le mostre milanesi degli anni Quaranta, acquista molte opere di Mafai e Raphaël, e ancora Roberto Melli, Guidi, Donghi, Mirko, Cagli, Guttuso. Nel 1941, per iniziativa di Giuseppe Bottai, è proclamato “benemerito delle belle arti” e vince Il primo premio alla “Mostra delle collezioni d’arte contemporanea” a Cortina d’Ampezzo. È sempre Bottai, nel ‘43 a mettere in salvo una parte della sua collezione minacciata dai bombardamenti.
Nel 1970 della Ragione dona la sua collezione al Comune di Firenze che sistema la Raccolta in via definitiva in una sede espositiva in Piazza della Signoria.